ARKAD è un’installazione realizzata attraverso una sequenza di spazi e concetti sistemici di produzione, presentazione e interazione dinamica. ARKAD rimanda all’Architettura Radicale, alle forme archetipali e alle tende tradizionali dei popoli nomadi, un’Arca relazionale e multidisciplinare formata da piani complanari e paralleli. ARKAD non è una retorica sulle cronache migratorie, ma una diretta manifestazione di un progetto dal carattere mediterraneo e meridionale che racconta storie, processi sociali, urbanistici e culturali reali. Il progetto è a cura di Dimora OZ e Analogique, di una selezione di produzioni degli operatori culturali aderenti e di partner di KAD.

KAD, nata come progetto post Manifesta 12, è una piattaforma di comunità, progettazione, ricerca, produzione e network alla Kalsa, antico quartiere arabo di Palermo, e presenta per Manifesta 13 ARKAD un Case Study di dinamiche sinergiche di matrice mediterranea, attraverso talk, proiezioni, mostre e performance su processi e landscape esteriori e interiori del Mediterraneo.

COME

L’installazione ARKAD è una sequenza di piattaforme per una programmazione di eventi organica e versatile. Il primo spazio, Platform meet, è un luogo di incontro e accoglienza del pubblico, un’area di contemplazione e meditazione collettiva in cui avvengono cicli di talk, proiezioni, mostre e performance all’interno di una programmazione denominata Fluxus. Il secondo spazio, Platform Lab, è un labirinto di maglia colorata su dimensioni variabili, una ziqqurat o piramide archetipale che permette proiezioni e allestimenti tecnici e temporanei sulla sua stessa superficie.

L’ultimo spazio, Platform Tab, è un tavolo che presenta l’area geografica della Kalsa, un case study con la descrizione, la storia e i documenti di artisti, curatori e operatori culturali che lavorano in quell’area e che offrono testimonianze delle loro esperienze ed essenze intorno al concetto di meridione e mediterraneo, storytelling, processi di dialogo e scambio dei saperi. Sotto il tavolo è presente l’ultima parte dell’installazione, uno specchio che è la metafora di connessione e ribaltamento Nord-Sud, geografie e città vere e immaginarie. I tre spazi e la programmazione Fluxus seguono tre modalità specifiche che superano e integrano confini territoriali: 1) Produzioni e talk in ponte fra Marsiglia e Palermo; 2) Produzioni e talk, case studies siciliani e dell’area del Mediterraneo portati a Marsiglia; 3) Operatori culturali presenti a Manifesta 13, invitati a Palermo.

PERCHÈ

In ARKAD convergono esplorazioni urbanistiche, sociali e culturali, esercizi di co-progettazione transdisciplinare, storie di produzione e ricerca, meccanismi di resilienza e sinergia, processi individuali e collettivi attraverso pratiche, istanze e risorse del patrimonio materiale e immateriale del Mediterraneo declinato su quattro temi: coesistenza, comunità, continuità e connessione culturale. Coesistenza e comunità attraverso artisti, curatori, intellettuali, architetti, operatori e spazi culturali che intrecciano competenze ed esperienze per l’esercizio di una pratica comune all’insegna di modalità, determinazioni e tematiche mediterranee.

Continuità e connessione culturale che, attraverso la pratica del case studies, manifestano piani, connessioni e dimensioni parallele: quella temporale fra gli eventi di Manifesta 12 (cosa hanno prodotto e cosa si è generato) e Manifesta 13, e quella spaziale attraverso dinamiche parallele e un ponte continuo e dinamico fra Marsiglia, Palermo e Tunisi.

Kalsa Art District

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